‘’Inspirando, sono consapevole del dolore in me. Espirando, lo abbraccio con tenerezza.’’ Ripeto mentalmente facendo profondi respiri. E miracolosamente mi sento subito più lucida e amorevole. Ora si, posso riprendere ad affrontare l’accesa discussione con mia figlia Rebecca (2 anni e mezzo) su che cosa indossare oggi. Si, proprio così: urla e pianti perché le ho proposto una paio di leggings che non incontrano il suo gusto. Per fortuna la sua gemella Alice ha altre priorità. Almeno ora.
Su, siamo sincere. A volte non è proprio come ce lo eravamo immaginate: la vita da mamma non è sempre una favola. Tutt’altro! Ci sono momenti in cui semplicemente non ce la fai più. Ma proprio più! Da qualche mese siamo entrati nel cosiddetti ‘’terrible two’’: attorno ai due anni i piccoli iniziano a fare i capricci. E non è sempre divertente averne a che fare! Magari ci si ritrova ad alzare la voce, a minacciare i propri pargoli che improvvisamente si sono trasformati in piccoli mostri urlanti-risucchia energia.
È essenziale riconoscere e non soffocare le emozioni negative che naturalmente nascono in noi: indispensabile è fare un profondo lavoro su se stesse per amarci, mantenere saldo il nostro equilibrio interiore e alto il nostro umore, aumentare la nostra energia. Abbiamo una grande missione, la più grande: crescere dei piccoli esseri umani. E questo richiede una profonda consapevolezza di noi stesse.
Il mio più grande impegno quotidiano è quello di portare lo yoga nella mia vita, ovvero essere presente in tutto ciò che faccio. Impresa molto, molto difficile. Soprattutto se si è molto stanche e la pazienza scarseggia anche un piccolo capriccio può farci andare su tutte le furie. Negli ultimi tempi ho così sperimentato diverse tecniche yogiche per rimanere presenti e lucide nei momenti di crisi dei piccoli. Sono felice di condividere di seguito alcune pratiche per mantenere un forte equilibrio interiore, umore alto, forte energia e un sorriso (quasi) sempre sulle labbra (anche nei momenti più difficili).
Le prime tre tecniche sono da praticare durante la giornata, in ogni istante: lo so, sembra impossibile ma pian piano ci si abitua. Le ultime tre sono tecniche di ‘’emergenza’’, prima di poterci trasformare in mamme furiose e urlanti 🙂
- IMPONITI una pratica quotidiana per te stessa, in totale solitudine, in silenzio, anche breve ma costante. Può essere una pratica di yoga, di meditazione, una corsa, la lettura di qualche pagina di un libro: qualsiasi cosa che ti distenda e che sia per te stessa. Non ci sono scuse: bastano anche solo dieci minuti (puoi farlo appena dormono i bimbi oppure prima che si sveglino), chiedi sostegno a compagno, nonni o tata, mettiti delle cuffie per stare in silenzio se non hai una stanza per te. Devi importelo ed impegnarti a mantenerlo: ne trarrai vantaggio tu stessa e chi ti sta attorno.
- Meditazione del sorriso di Thich Nhat Hanh. Riporto dal libro ‘’Semi di Felicità’’: è importante non dimenticarsi del nostro sorriso, e del potere che ha. Il sorriso può portate molta gioia e distensione a noi stessi come alle persone che ci sono vicine. Sorridere è come una specie di yoga della bocca: sorridere riduce la tensione del viso. Gli altri se ne accorgono, anche gli estranei ed è probabile che ci sorridano a loro volta. Sorridendo inneschiamo una meravigliosa reazione a catena, entrando in contatto con la gioia che è in tutti quelli che incontriamo. Il sorriso è ambasciatore della benevolenza. Quando sorridi, fa’ alcune inspirazioni ed espirazioni di consapevolezza.
Inspirando, sorrido. Espirando, mi rilasso e entro in contatto con la gioia.
- Canta! Canta ciò che più ami, anche se non sei intonata! Intona canzoni allegre o mantra e se puoi canta con i tuoi piccoli! Cantare porta il buon umore e regala vibrazioni positive all’ambiente e a chi sta con noi. Anche i tuoi piccoli prenderanno questa buona abitudine e porteranno con sé un dono molto prezioso.
- Pratica ‘’prenderci cura di noi stesse’’ di Thich Nhat Hanh. Questa è una tecnica da praticare quando sorge in noi un’emozione molto forte: il grande maestro zen dice che dovremmo sapere come prendercene cura. Per aiutarci a farlo, possiamo ripetere questa breve gatha (breve strofa poetica che si può recitare durante le attività quotidiane per aiutarci a dimorare nella presenza mentale): inspirando, sono consapevole del dolore in me. Espirando, lo abbraccio con tenerezza.
- Il taglialegna.
Benefici
Questo divertente esercizio è un toccasana per grandi e piccini. Consigliato in particolare quando abbiamo tensione e rabbia da scaricare subito, fa rilasciare istantaneamente la tensione accumulata.
Esecuzione
Portati in piedi e senti i tuoi piedi ben radicati a terra. Per qualche istante inspira ed espira da naso. Con la prossima inspirazione porta le braccia in alto e intreccia le mani, immaginando di sollevare un’ascia. Poi espira energicamente con la bocca aperta ‘aaaah’ mentre fletti il busto in avanti, pieghi un po’ le ginocchia e lasci cadere le braccia unite verso il basso. Immagina così di ‘’tagliare’’ il tuo problema, la tua rabbia e la tua frustrazione. Ripeti il movimento coordinandolo al respiro finché ti sentirai meglio. Leggerezza assicurata!
- Il leone.
Benefici
Benché semplice, è un esercizio molto potente sia per grandi che per piccini. Si può anche proporre al nostro piccolo di farlo insieme a noi se vuole. Indicato per scaricare tensione e rabbia, rinforza anche la digestione. Inoltre, aiuta a liberarsi da inibizioni espressive e può così aiutare chi ha difficoltà a valorizzarsi nell’esposizione o chi soffre problemi di dizione e balbuzie.
Esecuzione
Seduto sui talloni, oppure (se si ha maggiore energia da scaricare) in piedi con le ginocchia leggermente flesse e i piedi ben piantati a terra, prendi un profondo respiro ed poi espirando stendi le braccia, apri le mani con energia, spalanca la bocca e tira fuori la lingua con decisione, facendo ‘aaaah’. Se riesci, porta gli occhi tra le sopracciglia. Tieni la posizioni qualche istante, finché termina l’espirazione e ripeti 4-5 volte e poi rilassati. Ti sentirai molto meglio!