Prima di iniziare a leggere questo post, fermati un attimo. Ovunque tu sia, allunga la schiena e chiudi gli occhi. Osserva quello che sta accadendo dentro la tua testa. Lo senti il rumore? Ti accorgi che la tua mente non sta mai – mai – zitta? L’unico attimo di pace per la tua mente avviene mentre dormi, forse. Per il resto del tempo, non si placa mai. Ma proprio mai. Nemmeno un attimo. A meno che tu non pratichi meditazione.
Realizzare questo credo sia illuminante. E cercare poi una qualche via per domare la mente, impegnarsi con costanza nel disciplinare il turbinio dei pensieri è un grande passo avanti verso la crescita spirituale. La nostra mente infatti, il più delle volte, genera gli stessi pensieri. Sempre i medesimi pensieri, magari da anni e anni. E noi ne diventiamo schiavi perché con essi ci identifichiamo, finiamo per crederci davvero – eppure sono prodotti della nostra mente. Spesso generiamo poi pensieri che non ci aiutano affatto: pensieri distruttivi e negativi che vanno a creare poi una realtà distruttiva e negativa – i pensieri infatti diventano cose, i nostri pensieri diventano la nostra realtà.
Meditare significa vivere ogni singolo momento della nostra esistenza con attenzione, presenza mentale, consapevolezza. Per arrivare a questo è indispensabile una pratica regolare e costante per ammaestrare la mente. Personalmente da quando ho introdotto la pratica della meditazione “classica” (ne parlo a fine post) ho notato grandi cambiamenti nella mia quotidianità – ma è possibile praticare altre forme di meditazione, o – detto con altre parole – fare della meditazione la nostra quotidianità. Ad esempio, lo yoga (mi riferisco qui alla pratica di asana) può essere una splendida forma di meditazione: se praticato ponendo l’attenzione all’alternarsi di inspirazioni ed espirazioni, se la mente è davvero focalizzata solo li e non pensa alla cena da preparare o a cosa ci ha detto il capo, allora si, è una forma di meditazione. Ma in realtà possiamo meditare mentre svolgiamo qualsiasi faccenda quotidiana. Thich Nhat Hanh nel suo meraviglioso libro ‘’Il miracolo della presenza mentale’’ spiega come trasformare ogni atto della vita quotidiana in un’esperienza gioiosa, totale ed illuminante. Ad esempio, potremmo impegnarci a fare il bagno a rallentatore: dalla preparazione dell’acqua all’indossare i vestiti puliti, ogni gesto dovrebbe essere compiuto in assoluta lentezza e delicatezza, prestando attenzione ad ogni movimento, ad ogni parte del corpo, notando con consapevolezza ogni rivolo d’acqua che ci scorre addosso, seguendo il respiro. Un’esperienza vissuta in presenza totale, con calma, meditando.
Secondo me, però, dedicarci costantemente pochi minuti (anche solo 5!) di meditazione vera e propria può portare netti miglioramenti nella nostra vita. Da qualche tempo infatti, insieme alla mia quotidiana pratica yoga, ho introdotto la meditazione. E questo ha portato nella mia giornata maggiore facilità nell’affrontare situazioni stressanti, reazioni più calme e sagge, migliore attenzione al momento presente e…un viso più disteso. Si, appena terminata la mia pratica meditativa, mi rendo conto di avere i muscoli del viso e la pelle – di conseguenza – molto distesi e più luminosi. Come nessuna altra pratica spirituale (o maschera per il viso J) ha mai saputo regalarmi.
Ancora Thich Nhat Hanh scrive: ‘’Perché meditare? Prima di tutto perché ciascuno di noi ha bisogno di sperimentare la quiete profonda. Perfino una notte di sonno non ci dà una quiete profonda.’’ E non posso che concordare con il grande maestro.
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Qui di seguito la mia proposta di meditazione per voi. Prova a praticarla tutti i giorni, idealmente alla stessa ora, iniziando con 5 minuti. Dopo un paio di mesi puoi aumentare a 10 minuti. La costanza fa la differenza! Om Shanti.
Siediti comodo, a terra a gambe incrociate o sui talloni, oppure su una sedia – l’aspetto essenziale è che la schiena sia ben eretta. Appoggia le mani sulle ginocchia con i palmi rivolti verso l’alto. Senti che la colonna si innalza dalla base, dritta fino alla sommità della testa. Ammorbidisci il collo e rilassa il viso, rilascia le palpebre e le guance. Lascia che la lingua si riposi sul palato. Mantieni tutto il corpo rilassato ma la colonna sempre vigile. Mantieni gli occhi chiusi e morbidi.
Porta l’attenzione al tuo respiro, percepisci l’aria che entra ed esce dal naso e la pancia che si muove mentre inspiri ed espiri. Lascia fluire il respiro, nota quando entra ed esce, non cercare di controllarlo, lascialo andare e venire. Se qualche pensiero compare, senza giudizio, lascia che passi, lascia fluire anche il pensiero. Anche se si tratta di un pensiero piacevole, non trattenerlo. Lascialo andare, non seguirlo. Lascia fluire il respiro e lascia fluire i pensieri. Fa lo stesso con qualsiasi pensiero: lascialo andare e venire. Non controllare, non trattenere, lascia andare, permetti che accada, lasciati andare.