Vediamo intorno a noi uomini in tutti gli stadi dell’evoluzione spirituale […]. A un’estremità della scala umana troviamo i bruti, uomini appena evoluti da corpi animali; all’altra estremità gloriosa della scala evolutiva appaiono i grandi maestri e i saggi divini. La massa dell’umanità si trova tra questi due estremi; le vite di miliardi di persone non sono particolarmente buone o malvagie. Mancando di saggezza o di conoscenza delle leggi di Dio, la maggioranza degli uomini è abbastanza contenta di vivere delle vite anguste, normali e senza ispirazioni, limitandosi a mangiare, procreare, fare qualche piccolo lavoro e poi morire – come buoi nutriti con un po’ d’erba e poi portati in silenzio al macello.